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REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “COMPASSIONATE TOUCH” NELLE SCUOLE DI ROMA - Upledger Italia - Accademia Cranio-Sacrale
l'Associazione Cranio-Sacrale Upledger Italia

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “COMPASSIONATE TOUCH”
NELLE SCUOLE DI ROMA

estratto da ″gli atti del convegno″
1° CONVEGNO NAZIONALE di TERAPIA CRANIO SACRALE

organizzato nell’anno 2005 in italia da
ACCADEMIA CRANIO-SACRALE METODO UPLEDGER
in collaborazione con
UPLEDGER INSTITUTE INC - USA
e con la partecipazione del
DOTT. JOHN E. UPLEDGER

 

 

 

TOCCO COMPASSIONEVOLE – COMPASSIONATE TOUCH
UN PROGETTO PER LE SCUOLE PRIMARIE, SVILUPPATO DAL DOTT. UPLEDGER

PER L’INFANZIA E CONTRO IL BULLISMO

PRESENTAZIONE DEL RELATORE DOTT.SSA MARIA PATRIZIA ORLANDO

CURRICULUM SINTETICO

Laureata nel 1985 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ; presso la stessa Università si è specializzata in Otorinolaringoiatria (1988) e in Audiologia (1992).
Nel 1986/1987 ha collaborato, come medico ricercatore con il Ph.D.Donald Henderson presso il Collier Center dell’Università di Dallas (Texas) ove ha condotto studi e seminari di psicoacustica.
Nel 1988 incontra il prof. Antonio Negro con il quale inizia gli studi di Medicina Omeopatica contribuendo, successivamente, all’attività assistenziale e didattica della Scuola di Medicina Omeopatica Hahnemanniana diretta dallo stesso prof. Antonio Negro.
Dal 1989 svolge attività libero professionale presso l’Accademia e l’Ambulatorio di Medicina Omeopatica S.A.M.O. direttore prof. Francesco E. Negro.
Nel 1996, su invito della direttrice del Laboratorio Audiologico, Ph.D.Rani Shivapuja, ha lavorato come ricercatore presso l’Henry Ford Hospital di Detroit (Michigan)e, nello stesso anno, ha collaborato con l’Università di Bufalo (New York), presso l’Hearing Research Laboratori diretto dal Ph.D.Donald Henderson e dal Ph.D.Richard Salvi, dove ha avuto modo di approfondire gli studi sulla patologia della comunicazione.Dal 2001 si Interessa di Terapia Cranio Sacrale. Nel febbraio 2003 ha completato i corsi organizzati dal Centro Studi Upledger di Trieste, diretto da Diego Maggio.
E’ Dirigente Medico di I livello presso il Policlinico Universitario Umberto I di Roma e Ricercatore in Audiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Otorinolaringoiatria, Audiologia e Foniatria “Giorgio Ferreri”.

 

IL TOCCO COMPASSIONEVOLE
DELLA TECNICA CRANIO SACRALE
CON-TATTO” NELLE SCUOLE DI ROMA

Dott.sa Maria Patrizia Orlando

Medico Omeopata (S.A.M.O) - Medico Ricercatore in Audiologia c/o Università La Sapienza di Roma

Sono un medico multidisciplinare, nel senso che sono ricercatore in otorinolaringoiatria presso l’Università La Sapienza di Roma, ma come percorso parallelo ho sempre studiato l’omeopatia e faccio parte della SAMO, ovvero la prima scuola omeopatica italiana con a capo il Prof. Antonio Negro.
La cranio sacrale è stata per me un trait d’union tra queste due discipline, perché era ciò che mi mancava per raggiungere l’espressione di una medicina che ho definito - anche in maniera polemica - “convenzionale o non convenzionale”: perché per me la medicina è una; ed è un’arte. Lo era ai tempi di Ippocrate e lo è tutt’ora.
Con l’allora Associazione Upledger Foundation e insieme al Comune di Roma abbiamo potuto portare il Tocco Compassionevole nelle scuole di Roma. Assieme a tutti gli autori di questo progetto abbiamo proposto la locandina di Tocco Compassionevole in sei scuole del Comune di Roma, in particolare a quelle delle borgate romane, in cui si registra il livello più alto di bullismo.
Abbiamo avuto l’opportunità di entrare in un’istituzione, cosa che non è affatto semplice, ma soprattutto abbiamo potuto entrare con una tecnica sconosciuta ai più. Abbiamo avuto notevoli difficoltà pregiudiziali, soprattutto da parte dei genitori più che degli insegnanti, anche se questo può sembrare strano.
Abbiamo tradotto in italiano il questionario sulle capacità di socializzazione dei bambini datoci da John Upledger: comprendeva tutti i dati relativi agli insegnanti, che dovevano compilare il questionari, mostrando il livello di socializzazione dei bambini, i comportamenti problematici in classe, la capacità di apprendimento e abbiamo potuto fare questo lavoro grazie alla dott.sa Pamela Pantano, una dei pochi politici illuminati, forse perché anche lei è omeopata.
La stampa ci ha dedicato una prima pagina che annunciava il nostro inizio nelle scuole di Roma.
Una delle tante cose belle di questa iniziativa, è che Upledger usava una sigla musicale per iniziare il suo lavoro con i bambini, sigla difficilissima da tradurre per riproporla in Italia. Abbiamo quindi inventato un testo e una sigla italiana di cui vi riportiamo il testo e con cui iniziavamo il nostro intervento.

Abbiamo testato ben 350 bambini e i bambini ci hanno accolti in modo strabiliante. Il nostro contatto era settimanale e all’inizio eravamo una ventina di terapisti cranio-sacrali in classe.
Il lavoro è durato da febbraio a giugno e i bambini ci raccontavano se avevano dei dolori, cosa succedeva nella classe, soprattutto. Siamo ormai un popolo multirazziale e quindi nelle classi, soprattutto in quelle elementari, ci sono delle differenze etniche e delle aggressività notevoli.
Il bullismo è in aumento, la tolleranza è inesistente.
In molte scuole siamo stati accolti come i salvatori mentre in altre ci siamo scontrati con una forte diffidenza, soprattutto nelle scuole del centro di Roma. La cosa ci ha sorpreso, perché pensavamo che il bullismo si riscontrasse maggiormente in periferia, mentre ci siamo accorti che ormai è presente ovunque.
Una volta iniziato il lavoro, nel susseguirsi delle varie sessioni, i bambini avevano imparato talmente bene la sigla iniziale che era entrata nelle loro anime, nel loro cuore.
Assieme alla sigla abbiamo preparato dei cartellini con cui iniziavamo l’approccio con il bambino, lo davamo ad ogni bambino in modo che se lo potesse attaccare al vestito: il nostro cartellino era molto importante, era un segno identificativo. Avevamo scelto solo le seconde elementari e quindi per loro questo cartellino era motivo di sentirsi parte di un altro gruppo, di una situazione diversa, e lo indossavano sempre, anche quando noi non c’eravamo.
Abbiamo fatto talmente tanto scalpore, che il Venerdì di Repubblica ha dedicato tre pagine a noi e alla tecnica cranio sacrale.
I bambini durante questa loro esperienza, hanno cambiato addirittura il loro comportamento: molti di loro, che erano inizialmente molto aggressivi, poco alla volta si sono trasformati e avevano voglia di collaborare con gli altri bambini e, all’interno delle classi in cui c’erano dei bambini portatori di handicap – che di solito vengono isolati – abbiamo assistito a un coinvolgimento totale e a una netta ripresa dei rapporti con questi bambini che manifestavano disagio e, in particolare, con un bambino autistico.
Durante la loro esperienza di Tocco Compassionevole, i bambini esprimevano la loro esperienza anche scrivendo e disegnando. A volte i testi erano uniti alle immagini e non solo. Il testo scritto da alcuni bambini, che ora vi riporto, è molto toccante per me, perché riprende l’inizio della sigla “Con il cuore nelle mani” ed assieme alle impronte colorate delle mani di quei bambini, Agnese scrive: “Il cuore nelle tue mani”. Francesca riprende: “Il cuore vuole bene a tutti” e si firma anche dietro e riprende la canzone.
Questa invece è un’idea di Diego, molto carina, sperimentata su due bambini: siccome uno dei due bambini accusava dolore alla caviglia, all’altro viene suggerito di fare un V spread, inviando energia e quindi pensiero positivo per migliorare la condizione momentanea del bambino dolorante.
Noi facevamo dei sit in al centro del quale ogni volta mettevamo qualcuno che stava male o era particolarmente depresso e una delle bambine che vi partecipava, Lidia, ha creato un disegno proprio su questa parte della pratica.
Un altro disegno invece rappresentava il pensiero positivo con la mamma, perché i bambini infatti riproponevano anche a casa ciò che apprendevano in classe. Un bambino una volta ci ha raccontato che a casa la madre aveva mal di testa, perciò lui le ha appoggiato le mani sulla testa e così la madre è nettamente migliorata.
I disegni a volte erano la rappresentazione di un pensiero positivo: uno dei bambini ha rappresentato un delfino, perché a quel bambino piacevano moltissimo i delfini, perciò questo diventava il suo pensiero positivo.
Una bambina ha illustrato addirittura tutta la canzone che, in questo caso, ha evidentemente stimolato la sua creatività.
Volevo chiudere la fase di Tocco Compassionevole che riguarda il disegno creativo – intesa come sintesi espressiva della percezione del messaggio ricevuto dai bambini – con la descrizione di un disegno che rappresenta al meglio l’idea che, come sappiamo, per i bambini è facile fare pace: un bambino ha disegnato una colomba che porta il ramoscello di pace ad un cagnolino, il cagnolino lo passa al gatto e il gatto al topo. A dimostrazione che può proprio succedere di tutto.

 

CHIUSURA DELL'INTERVENTO

Moderatore: Dott. Diego Maggio Bsc (Hons) D.O., CST-D.
Assieme alla Dott.ssa Orlando ho avuto un’esperienza molto particolare e bella a seguito di un incontro con il Dott. John Upledger, il quale aveva proposto di applicare la terapia cranio sacrale – a prescindere dall’evidenza scientifica – in un contesto in cui c’è bisogno di amore e compassione.
All’epoca, il Dott. Upledger in America aveva appena proposto il Tocco Compassionevole.
Lui stava insegnando una parte essenziale della metodica cranio sacrale ai bambini delle scuole elementari attraverso un “tocco”, proposto dalla Tecnica Cranio Sacrale, che permetteva di mettere le mani su una ferita, o sulla testa se faceva male, in modo funzionale al concetto per il quale tutti potevano essere di grande supporto e aiuto l’uno verso l’altro. Era, appunto, il “Tocco Compassionevole”.
Come sempre, quando Upledger propone qualcosa in America io gli chiedo se posso portarlo il Italia e lui mi dice sempre di sì entusiasticamente. E credetemi, in Italia il Tocco Compassionevole ha avuto un inizio strepitoso grazie all’interesse di Patrizia Orlando, che attraverso le sue conoscenze presso il Comune di Roma ci ha permesso di portare la cranio sacrale in sei scuole. È così che per un periodo abbiamo portato la terapia cranio sacrale nelle scuole e i bambini hanno iniziato a usare questa tecnica l’uno con l’altro.
L’anno successivo al lavoro fatto con il Tocco Compassionevole nelle scuole di Roma, ho partecipato alla conferenza di John Upledger per i suoi 20 anni di operato e ho saputo in quell’occasione che nell’anno successivo al successo per la realizzazione del progetto in Italia, anche la Germania ha portato la tecnica del Tocco Compassionevole nel suo Paese. Nelle scuole tedesche quindi ora si sta portando il Tocco Compassionevole.

La Tecnica Cranio Sacrale, CranioSacral Therapy, avendo come obiettivo il benessere, non è professione sanitaria e non svolge attività riservate esclusivamente alle professioni sanitarie. In questo senso il termine "terapia - therapy" non è inteso in un'accezione strettamente sanitaria, bensì in riferimento alla nozione estensiva di "salute" (e quindi inevitabilmente anche di "terapia") così come formulata dall'OMS: "stato di completo benessere fisico, emotivo, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia". Se la salute viene definita in questa maniera è inevitabile che il suo raggiungimento o il suo ripristino non possa passare esclusivamente per la funzione delle professioni sanitarie. La CST è pertanto anche impiegata in ambito sanitario come risorsa complementare e aggiuntiva, sempre e comunque su indicazione e sotto la responsabilità di personale sanitario, in linea con la sua storia e la sua tradizione e sempre nel merito delle specifiche competenze, conoscenze e abilità di ciascuna professione (sanitaria o non ordinistica).

La materia appresa durante i corsi è da considerarsi un'esperienza di formazione culturale ovvero professionale. La sua applicazione è consentita ai professionisti sanitari e l'applicazione da parte di professionisti non ordinistici è subordinata e regolamentata dalla legge nazionale 4/2013.
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