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TIROCINIO CLINICO APPLICATO AI NON E IPO-VEDENTI - Upledger Italia - Accademia Cranio-Sacrale
l'Associazione Cranio-Sacrale Upledger Italia

TIROCINIO CLINICO APPLICATO AI NON E IPO-VEDENTI

estratto da ″gli atti del convegno″
1° CONVEGNO NAZIONALE di TERAPIA CRANIO SACRALE

organizzato nell’anno 2005 in italia da
ACCADEMIA CRANIO SACRALE METODO UPLEDGER
in collaborazione con
UPLEDGER INSTITUTE INC - USA
e con la partecipazione del
DOTT. JOHN E. UPLEDGER

 

 

 

TIROCINIO CLINICO DI TECNICA/TERAPIA CRANIO SACRALE
applicazioni e trattamenti sul campo per

IPO E NON VEDENTI

 

CURRICULUM SINTETICO

Dati personali.
Nata a Trieste l’8 gennaio 1961.
Residente a Trieste.
Istruzione di base.
Frequenza fino alla quarta superiore l’Istituto Magistrale “G. Carducci” di Trieste.

Esperienze lavorative.

Presso L’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi di Trieste in qualità di assistente educatrice.

Diplomi.

Diploma di qualifica professionale per assistente domiciliare e dei servizi tutelari conseguito nell’anno 1989/1990;
Diploma di qualifica professionale di tecnico dell’Educazione e della Riabilitazione in Orientamento e Mobilità (O & M) per Disabili Visivi, conseguito a Bolzano nell’anno 2002. Dal 2003 socia A.N.I.O.M. (Associazione Nazionale Istruttori Orientamento e Mobilità)

Corsi-Attestati.

Attestato di frequenza dello stage intensivo di danza-terapia condotto dall’insegnante Maria Fux a Trieste nei giorni 15-16/02/1997;
Attestato di frequenza dello stage intensivo di danza-terapia condotto dall’insegnante Lilia Bertelli a Trieste il giorno 23/03/1997;
Attestato di partecipazione alla conferenza internazionale di ipovisione tenutasi a Stresa (VB) con tema “La sfida della riabilitazione visiva nella prima infanzia” nei giorni 9-10/03/2002;
Attestato di frequenza modulo su tecnologie informatiche per non vedenti ed ipovedenti tenutosi presso il Blindenzentrum S.Raffaele di Bolzano nei giorni 19-20/03/2002 e 17/04/2002;
Corso di formazione per operatori del plurihandicap in presenza di minorazione visiva svoltosi presso l’Istituto Rittmeyer di Trieste (ore 118/130) – dal 21/6/1999 al 3/7/1999 e dal 30/8/1999 al 10/9/1999;
Corso di formazione sui rischi professionali svoltosi presso l’Istituto Rittmeyer di Trieste – marzo 1999;
Corso di formazione per addetti antincendio (durata 16 ore) svoltosi presso l’Istituto Rittmeyer di Trieste – maggio 1999;
Corso di terapia cranio sacrale I° livello svoltosi a Trieste – 1-4/2/2001;
Corso di terapia cranio sacrale II° livello svoltosi a Trieste – 27-30/9/2001;
Corso di terapia cranio sacrale III° (somato emozionale) livello svoltosi a Trieste – 14-17/3/2002;
Corso di terapia cranio sacrale IV° livello (somato emozionale) svolto a Montegrotto Terme dal 13 al 16 febbraio 2003;
Corso avanzato di terapia cranio sacrale svolto a Bagno di Romagna dal 24 al 30 novembre 2003;
Partecipazione al tirocinio clinico di terapia cranio sacrale, svoltosi presso l’istituto Regionale per Ciechi Rittmeyer dall’8 all’11 aprile 2003
Corso metodo Affolter I° livello svoltosi presso l’Istituto Rittmeyer di Trieste - 1-6/7/2002

 

LA TERAPIA CRANIO SACRALE ALL’ISTITUTO RITTMEYER
PER IPO E NON VEDENTI

Paola Lafhag Nedoch

Istruttore di orientamento mobilità per disabili visivi presso l’Istituto Rittmeyer di Trieste per i ciechi (TS)

Sono un istruttore di orientamento mobilità per disabili visivi, lavoro presso l’Istituto Rittmeyer di Trieste per i ciechi. Non sono una terapista: ho seguito questo percorso a livello personale, poi ho proposto la terapia cranio sacrale nel mondo dell’istituto Rittmeyer, con un Tirocinio Clinico che è stato molto apprezzato, sia dagli utenti dell’Istituto che dalle loro famiglie.
Da quel Tirocinio Clinico, organizzato dall’Associazione di Diego Maggio in collaborazione con l’Istituto, è nata l’idea di creare dei corsi per divulgare questa terapia alle le persone non vedenti.
Essendo infatti una terapia basata sul tocco e sulla percezione tattile, poteva essere uno strumento utile ai terapisti come integrazione del proprio lavoro.
I non vedenti infatti sono sempre limitati dal punto di vista lavorativo e, seppure alcuni di loro sono laureati, per quanto riguarda la vita lavorativa, sono spesso costretti a fare i centralinisti o i fisioterapisti, comunque in situazioni di enorme difficoltà.
In questa sede rappresento il mio Presidente, Hubert Perfler, che non ha potuto essere qui oggi per impegni lavorativi, ma che mi ha delegata alla lettura di un testo che tra poco esporrò in vece sua.
Desidero inoltre ringraziare il Dott. Upledger in primis, ma anche il Prof. Diego Maggio, per questa opportunità che ha dato all’Istituto dove lavoro, permettendo di ampliare i servizi alle persone non vedenti.

l’Istituto Rittmeyer

L'Istituto dei Ciechi Rittmeyer nasce nel 1913. Da ieri a oggi, il cammino dell'Istituto è stato scandito dal progresso scientifico e sociale e dal mutamento delle necessità degli utenti. Iniziata la sua attività come centro assistenziale per ciechi, intorno agli anni Venti-Trenta il Rittmeyer conosceva la graduale trasformazione in ente educativo.
A metà degli anni Settanta veniva istituito il nucleo pluriminorati, che in seguito portava all'attivazione di un laboratorio occupazionale, per dare ai ragazzi con difficoltà plurime una prospettiva per il mantenimento e l'ulteriore sviluppo delle loro abilità.
Oggi l'Istituto è entrato in una nuova fase. Pur mantenendo molte delle attività già consolidate - il supporto agli studenti della scuola e dell'università, la formazione professionale, il laboratorio occupazionale, il centro ricreativo diurno per gli anziani - ha progressivamente abbandonato il criterio dell'impostazione convittuale come unica risposta efficace per la riabilitazione e la conquista dell'autonomia nel soggetto ipo o non vedente.
L'azione degli specialisti del Rittmeyer si indirizza infatti prevalentemente su progetti personalizzati, caratterizzati da un approccio multidisciplinare.
Un risultato ottenuto grazie alla professionalità dei propri educatori e alla creazione di un'équipe polifunzionale, capace di dare una risposta globale ai problemi giornalmente posti dagli utenti.

TESTO LETTO DA PAOLA LAFHAG NEDOCH PER CONTO DEL PRESIDENTE DELL’IST. RITTMEYER DI TRIESTE.

L’istituto Rittmeyer è una struttura che eroga servizi a 360° ai minorati della vista, in ambienti rinnovati, con elevati standard di sicurezza e comfort; dal 2003 organizza in collaborazione con Diego Maggio, Presidente dell’Accademia Cranio-Sacrale Metodo Upledger, di Trieste, corsi di TCS rivolti ai fisioterapisti disabili della vista, provenienti da tutta Italia.
Ad oggi circa 60 persone con problemi di vista hanno avuto l’opportunità di essere ospitati presso il nostro centro per frequentare i vari corsi.
La terapia che si basa sulla sensibilità manuale e il tocco dell’operatore, è particolarmente indicata per le persone con problemi di vista in quanto basata sulla percezione tattile.
Per i fisioterapisti è uno strumento di integrazione importante del loro lavoro, ma anche per chi non è fisioterapista può essere un’opportunità professionale nel contesto di terapia non convenzionale.
Questo vale per tutte le persone, ma per i non vedenti è rafforzato dalla difficoltà occupazionale che questa categoria incontra.
L’Istituto Rittmeyer oltre a proporre ed organizzare i corsi, si occupa dell’adattamento del materiale didattico necessario: il manuale di studio e il testo di Terapia Cranio Sacrale sono stati tradotti in braille ed è a questo proposito che desideriamo ringraziare il dott. Upledger per l’autorizzazione concessa, ma soprattutto per averci dato l’opportunità di ampliare e migliorare i servizi rivolti alle persone non vedenti.
Ci auguriamo in futuro di poter avere ospite il dott. Upledger presso la nostra struttura.

 

CHIUSURA DELL’INTERVENTO

Moderatore: Dott. Diego Maggio Bsc (Hons) D.O., CST-D.

Ho iniziato, grazie a Paola Lafhag Nedoch che ha seguito un nostro corso presso l’Accademia, un percorso con i non vedenti e gli ipovedenti. Dato il grande interesse che la Terapia Cranio Sacrale ha suscitato in lei, mi ha suggerito al direttore dell’Istituto – il signor Hubert Perfler – di portare i nostri corsi all’interno dell’Istituto Rittmeyer.
Ho dovuto cambiare tutto il percorso didattico, ho dovuto cercare di spiegare a dei non-vedenti come si muove lo sfenoide, incappando a volte nei più banali, personali automatismi – ad esempio, mi preoccupavo che non ci fosse abbastanza luce e poi lei mi faceva notare che stavo lavorando con dei non-vedenti –.
Abbiamo fatto un bellissimo lavoro: adesso cinquanta operatori non-vedenti e ipo-vedenti in Italia, tramite l’Istituto Rittmeyer di Trieste, hanno completato il SER2 e alcuni sono pronti per seguire il Corso Avanzato l’anno prossimo. Vengono dal mondo della fisioterapia e da quella che non è la terapia convenzionale, utilizzano questa terapia presso i centri se sono fisioterapisti o addirittura la utilizzano all’interno dei loro centri con persone che ne manifestano il bisogno.
Ho invitato Paola Lafhag Nedoch a venire al tavolo a presentare l’Istituto per cui lavora ed il lavoro che abbiamo svolto, perché è un argomento che mi sta molto a cuore.
L’Accademia continua a proporre nuove cose, si aprono nuove frontiere e non intendiamo fermarci.

 

TIROCINIO CLINICO PER IPO E NON-VEDENTI.
PROGETTO INTEGRATIVO ALLA FORMAZIONE IN TECNICA E TERAPIA CRANIO SACRALE
REALIZZATO ALL’ISTITUTO RITTMEYER
RILEVANZA DELLA UTILITA' DEL TIROCINIO CLINICO DI TERAPIA CRANIO SACRALE
PER IPO E NON-VEDENTI

TESTIMONIANZA DI UN’ISTRUTTORICE DI ORIENTAMENTO E MOBILITÀ
AL TIROCINIO CLINICO UPLEDGER

L’Istituto Rittmeyer ospita un’ampia utenza la cui caratteristica comune è la mancanza delle vista. Negli ultimi tempi, grazie alla ricerca scientifica, la diagnosi preventiva, la moderna farmacologia e la chirurgia, sta diminuendo il numero delle persone che accusano il solo problema visivo e stanno aumentando invece i casi di persone con problemi visivi attribuiti a conseguenze correlate a nascite premature o a sofferenza durante il parto. Inoltre c’è un consistente aumento di sindromi rare e di morbi particolari a cui la medicina non ha ancora trovato soluzioni o risposte.

Il Tirocinio Clinico che è stato organizzato dall’Accademia Cranio-Sacrale Metodo Upledger, presso l’Istituto Rittmeyer, ha voluto esplorare proprio in questa particolare sfera di sindromi e postumi patologici correlati alla cecità, per poter prendersi cura degli aspetti che, pur in apparenza meno evidenti rispetto alla perdita della vista, condizionano ulteriormente la persona non vedente nella qualità della propria vita, aggravando una situazione già di per sé pesantemente compromessa.

Inoltre va sottolineato che la mancanza della vista compromette molto la postura di tutto il corpo e ciò è dovuto soprattutto alla necessità di adattare gli altri sensi vicarianti (i sensi che hanno la funzione di sostituire la percezione visiva) per supplire alla mancanza di stimoli visivi. Va tenuto presente inoltre che questi pazienti sono molto sensibili alla Terapia Cranio Sacrale data la loro particolare condizione che li porta ad attivare la capacità di ascolto del proprio corpo.

L’istituto Rittmeyer ha incaricato i propri operatori specializzati, di individuare in modo mirato le persone che maggiormente potrebbero avere bisogno di aiuto, o che potrebbero trarre maggior beneficio grazie all’intervento degli operatori cranio-sacrali dell’Accademia e ne è risultato che, tra le persone che si sono sottoposte ai trattamenti di Tecnica Cranio Sacrale, la presenza dei bambini è stata molto consistente.

Tra i bambini da trattare, molti presentano sindrome da prematurità, che comporta sia problemi visivi come retinopatia da pretermine (ROP), sia problemi motori che si manifestano con iper o ipotonia, problemi di deglutizione e di comunicazione e inoltre con ritardi cognitivi. Si è già potuto constatare attraverso delle sedute individuali, che questi bambini trovano molto giovamento dai trattamenti cranio-sacrali e spesso questi benefici sono visibili e riscontrabili già dalle prime sedute.

Altre patologie presenti che si andranno a trattare sono: sindrome di Down, paralisi cerebrali infantili e esiti di tumori.

Paola Lafhag Nedoch
Istruttrice di Orientamento e Mobilità
per l’Istituto per ciechi Cecilia De Rittmeyer di Trieste

 

TIROCINIO CLINICO
ABSTRACT 2007
APPLICAZIONI CST PRESSO L’ISTITUTO RITTMEYER (TRIESTE) PER IPO E NON VERDENTI

Che cosa si intende per Tirocinio Clinico: Per Tirocinio Clinico si intende il lavoro svolto da parte di studenti di Tecnica Cranio Sacrale (devono avere già seguito i corsi di Cranio Sacrale 1, 2 e Somato-emozionale 1) su determinati pazienti che accusano problematiche simili, tale lavoro viene svolto attraverso la stesura di una documentazione scientifica integrata con la valutazione diagnostica del medico responsabile del “reparto”.
Il lavoro può essere svolto sia presso la sede della Fondazione, sia presso delle strutture che ospitano i pazienti, quali: ospedali, cliniche, case di cura o di riposo, ecc..
Tutto il lavoro si svolge sotto la supervisione di un terapista e di un medico responsabile, in fede al lavoro sviluppato dal Dott. Upledger.

Perché si fa: il Dott. Upledger predilige questo lavoro in quanto viene data l’opportunità di applicare le Tecniche Cranio-Sacrali contestualmente come complemento alle cure di medicina convenzionale, con supervisione da parte dell’insegnante, che controllerà la correttezza della tecnica utilizzata. Così facendo si sperimenta ed applica in modo sincronico la virtù della Tecnica Cranio Sacrale ad un livello cognitivo nel mondo medico convenzionale.

Per gli operatori: è una grande opportunità per gli studenti di Tecnica Cranio Sacrale di mettere in atto la loro conoscenza su dei casi che probabilmente si presentano raramente nella loro quotidianità lavorativa (si veda ad esempio il Tirocinio Clinico sui pazienti in stato di coma vegetativo eseguito dalla Accademia Cranio-Sacrale Metodo Upledger), entrando contemporaneamente così all’interno di un nuovo livello di apprendimento della Tecnica stessa.
Inoltre, per studenti di competenze non sanitarie, il lavorare presso delle strutture mediche, ospedaliere etc. diventa un lavoro prezioso ed ambito.
La documentazione che deve accompagnare le terapie fornisce una metodologia scientifica di valutazione dell’efficacia della terapia da diversi punti di vista, incrementando la professionalità dell’operatore.

Programma del corso: il corso dura quattro giorni. I primi tre giorni inizia alle ore 9.00 e termina alle 18.00 circa (sempre compatibilmente alle necessità delle strutture ospitanti). Il quarto giorno termina alle ore 18.30.
La mattinata comprende un forum tra operatori e conduttore ed un’ora e mezza di trattamento, il pomeriggio lo stesso.

La Ricerca: durante il corso verranno fornite delle Schede di Valutazione (in allegato) che serviranno da base per attuare un programma formativo di ricerca.
Alla fine di ogni giornata lavorativa, le schede verranno compilate con la supervisione del responsabile del corso e del medico e verranno date le basi per un programma di integrazione documentata del lavoro svolto. Alla fine dell’ultimo giorno del Tirocinio verranno valutate le schede che faranno da scheletro ad una relazione, prima individuale e poi di gruppo che ogni studente sarà portato a svolgere nella modalità indicata dal supervisore del corso.

Modalità: Nell’arco della giornata avremo due forum formativi: nel primo verranno spiegate agli studenti le problematiche dei pazienti, i trattamenti somministrati, i progressi, ecc.. Su questi dati verranno discusse le tecniche che si ritengono più utili ed opportune come punto di partenza poi, nei forum successivi, verrà discusso ciò che si è rivelato durante il trattamento e le varie deduzioni. Verrà spiegato come riempire una scheda di valutazione riguardante il paziente, la quale potrà ulteriormente servire come materiale di ricerca sul lavoro cranio sacrale svolto. Tutto si svolge sotto la supervisione del Responsabile Sanitario, per il controllo e la salvaguardia dei pazienti, e di Diego maggio per la supervisione sul metodo e le modalità applicate.

Requisiti richiesti: aver completato almeno il Rilascio Somato-emozionale 1.

 

L’Istituto Rittmeyer ospita un’ampia utenza la cui caratteristica comune è la mancanza delle vista. Negli ultimi tempi, grazie alla ricerca scientifica, la diagnosi preventiva, la moderna farmacologia e la chirurgia, sta diminuendo il numero delle persone che accusano il solo problema visivo e stanno aumentando invece i casi di persone con problemi visivi attribuiti a conseguenze correlate a nascite premature o a sofferenza durante il parto. Inoltre c’è un consistente aumento di sindromi rare e di morbi particolari a cui la medicina non ha ancora trovato soluzioni o risposte.
Questo Tirocinio Clinico che è stato organizzato presso l’Istituto Rittmeyer, vuole esplorare proprio in questa particolare sfera di sindromi e postumi patologici correlati alla cecità, per poter prendersi cura degli aspetti che, pur in apparenza meno evidenti rispetto alla perdita della vista, condizionano ulteriormente la persona non vedente nella qualità della propria vita, aggravando una situazione già di per sé pesantemente compromessa. Inoltre va sottolineato che la mancanza della vista compromette molto la postura di tutto il corpo e ciò è dovuto soprattutto alla necessità di adattare gli altri sensi vicarianti (i sensi che hanno la funzione di sostituire la percezione visiva) per supplire alla mancanza di stimoli visivi. Va tenuto presente inoltre che questi pazienti sono molto sensibili alla Terapia Cranio Sacrale data la loro particolare condizione che li porta ad attivare la capacità di ascolto del proprio corpo. L’istituto Rittmeyer ha incaricato i suoi operatori specializzati, di individuare in modo mirato le persone che maggiormente potrebbero avere bisogno di aiuto, o che potrebbero trarre maggior beneficio grazie all’intervento dei facilitatori dell’Accademia e ne è risultato che, tra le persone che si sottoporranno ai trattamenti di Tecnica Cranio Sacrale, la presenza dei bambini sarà molto consistente. Tra i bambini da trattare, molti presentano sindrome da prematurità, che comporta sia problemi visivi come retinopatia da pretermine (ROP), sia problemi motori che si manifestano con iper o ipotonia, problemi di deglutizione e di comunicazione e inoltre con ritardi cognitivi. Si è già potuto constatare attraverso delle sedute individuali, che questi bambini trovano molto giovamento dai trattamenti cranio-sacrali e spesso questi benefici sono visibili e riscontrabili già dalle prime sedute. Altre patologie presenti che si andranno a trattare sono: sindrome di Down, paralisi cerebrali infantili e esiti di tumori.

L’articolo è scritto di Paola Lafhag Nedoch: Facilitatrice e Istruttrice di Orientamento e Mobilità per l’Istituto Rittmey

 

La Tecnica Cranio Sacrale, CranioSacral Therapy, avendo come obiettivo il benessere, non è professione sanitaria e non svolge attività riservate esclusivamente alle professioni sanitarie. In questo senso il termine "terapia - therapy" non è inteso in un'accezione strettamente sanitaria, bensì in riferimento alla nozione estensiva di "salute" (e quindi inevitabilmente anche di "terapia") così come formulata dall'OMS: "stato di completo benessere fisico, emotivo, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia". Se la salute viene definita in questa maniera è inevitabile che il suo raggiungimento o il suo ripristino non possa passare esclusivamente per la funzione delle professioni sanitarie. La CST è pertanto anche impiegata in ambito sanitario come risorsa complementare e aggiuntiva, sempre e comunque su indicazione e sotto la responsabilità di personale sanitario, in linea con la sua storia e la sua tradizione e sempre nel merito delle specifiche competenze, conoscenze e abilità di ciascuna professione (sanitaria o non ordinistica).

La materia appresa durante i corsi è da considerarsi un'esperienza di formazione culturale ovvero professionale. La sua applicazione è consentita ai professionisti sanitari e l'applicazione da parte di professionisti non ordinistici è subordinata e regolamentata dalla legge nazionale 4/2013.
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