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PROPOSTA PER UN INTERVENTO DI CST NELLA SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA - Upledger Italia - Accademia Cranio-Sacrale
l'Associazione Cranio-Sacrale Upledger Italia

PROPOSTA PER UN INTERVENTO DI CST NELLA SCUOLA
MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA

SCOPI DEL PROGRAMMA

  1. Aumentare i comportamenti positivi: bontà, aiuto disinteressato, condivisione, sollecitudine, responsabilità, gentilezza, empatia e indipendenza.

  2. Diminuire comportamenti negativi e disturbanti: egocentrismo, aggressività, problemi caratteriali, disturbi dell’attenzione, iperattività.

  3. Migliorare in generale l’autostima, la coscienza del proprio valore e l’immagine di se stessi.

  4. Migliorare il rendimento scolastico.

STORIA DEL PROGETTO “COMPASSIONATE TOUCH” – IL TOCCO COMPASSIONEVOLE

L’ESPERIENZA AMERICANA.

Nella convinzione che al dilagare della violenza si possa porre uno stop, la Fondazione Upledger (Upledger Foundation) nel 1997 ha avviato un primo studio sull’applicazione del Compassionate Touch tra i bambini, al fine di valutare principalmente se un approccio positivo e intenzionalmente carico di buoni sentimenti fosse in grado di aumentare gli atteggiamenti socialmente corretti e diminuire, al contempo, i comportamenti disturbanti.

I risultati di questo primo studio sono stati eclatanti e sono serviti da sprone per il Progetto New Glarus che, grazie alla Fondazione Upledger, nell’anno scolastico 1999/2000, ha iniziato un programma sperimentale di Compassionate Touch per i bambini della scuola materna ed elementare del New Glarus, nel Wisconsin (USA).
Il programma in questione è stato condotto da uno psicologo clinico e da un terapista diplomato in Tecnica Cranio Sacrale. Le metodiche insegnate ai bambini si basavano sulle tecniche di invio di energia, messe a punto dal Dott. John E. Upledger, ovvero tecniche estremamente dolci per convogliare energia positiva su un punto critico del corpo.
Il Compassionate Touch ha dimostrato di essere un valido strumento per instaurare e promuovere un comportamento sociale positivo e partecipe tra i ragazzi.
Va sottolineato, inoltre, come tutti i dati scaturiti dai questionari, compilati a cura degli insegnanti, mostrino una rilevanza statistica che supera il livello 0.1: ciò dimostra che esiste almeno il 99% di probabilità che il miglioramento riscontrato nel comportamento sociale dei bambini sia da ascrivere all’applicazione del Compassionate Touch.
(Le pubblicazioni a riguardo sono visibili sul sito www.upledger.com).

L’ESPERIENZA ITALIANA.

Successivamente all’esperienza americana il progetto è stato avviato anche in altri paesi e nell’anno scolastico 2001/2002 in sei scuole elementari di Roma.
Questo progetto pilota, il primo in Italia, è stato intitolato con la traduzione italiana “TOCCO COMPASSIONEVOLE” e ha rappresentato un’esperienza notevole sia per gli ideatori e gli organizzatori, sia per gli esecutori e fruitori del progetto stesso.
Da un’analisi qualitativa dei questionari compilati ne emerge un bilancio globalmente positivo che riguarda il conseguimento degli obiettivi che ci si era prefissati, quali l’incremento dei comportamenti positivi (come condivisione, aiuto disinteressato, gentilezza, empatia), un aumento dell’autostima e rendimento scolastico.
Non sono comunque mancate alcune criticità rappresentate dalla difficoltà a scardinare dinamiche e atteggiamenti da tempo radicati, da diffidenze pregiudiziali e scarsa disponibilità a collaborare da parte di alcuni partecipanti ed infine ci si è resi conto che soli tre mesi di attività sul campo sono troppo pochi per tirare le somme definitive e valutare l’efficacia del progetto stesso.

 

FASE FORMATIVA

PRIMO GIORNO

È prevista una giornata di seminario all’interno della scuola della durata di circa 2 ore, alla quale prendono parte gli insegnanti e il dirigente scolastico. Il seminario è finalizzato a far conoscere la teoria e le applicazioni pratiche del Compassionate Touch, metodica che si basa sulle tecniche del V-spread. Queste tecniche, a loro volta, partono dalla premessa che tutti gli esseri umani sono in grado di generare, trasmettere e immagazzinare energia nel e dal proprio corpo.

Alla fine del seminario saranno consegnati agli insegnanti schede per la valutazione del comportamento degli alunni. I questionari devono essere compilati, previo consenso dei genitori (legge 675/96), dal corpo docente prima che il programma abbia inizio. Per ogni alunno dovrà essere compilato un questionario basato sul Sistema di valutazione della capacità di socializzare (SSRS, Social Skills Racing System).

SECONDO GIORNO

Sarà organizzato un seminario di circa 2 ore, in cui il Programma è presentato ai genitori degli alunni. Scopo dell’incontro è spiegare la teoria e i metodi di applicazione, affinché i genitori possano fornire ai ragazzi sostegno e interessamento. Nel corso dell’incontro gli operatori dell’Istituto Upledger risponderanno anche ai quesiti posti dal pubblico.

 

FASE APPLICATIVA

PRIMO MESE

In ciascuna delle classi coinvolte nel Programma, gli operatori terranno incontri di circa trenta minuti a cadenza settimanale si organizza il lavoro con l’insegnante sulle tecniche del Compassionate Touch.

SECONDO E TERZO MESE

In ciascuna classe gli operatori terranno incontri a cadenza quindicinale della durata di un’ora.

ULTIMO MESE (FINE ANNO SCOLASTICO)

È previsto un ultimo intervento in ogni classe della durata di un’ora e la consegna da parte degli insegnanti agli operatori del questionario SSRS, compilato nuovamente per ogni bambino.

A seguire, gli operatori incontreranno il preside, il corpo docente e i genitori per una riunione di restituzione.

 

SVOLGIMENTO QUOTIDIANO DEL PROGRAMMA

Lo svolgimento del Programma è inserito anche nella routine scolastica ed è coadiuvato dagli insegnanti. Durante la settimana l’insegnante coglierà l’occasione per dedicare qualche minuto al Programma nei seguenti modi:

  • sollecitare il racconto di esperienze personali dei bambini di applicazione del metodo (a casa, con i compagni, etc)

  • stimolare in classe l’uso delle “mani benefiche” (compassionate touch) nei momenti di criticità o di bisogno come aiuto reciproco tra compagni.

  • usare la “bacheca delle mani benefiche” in cui segnalare ogni volta che un bambino ricorre alla tecnica delle mani benefiche, attaccandovi sopra una sagoma in cartoncino ritagliata della propria mano e scrivendoci il proprio nome e il nome del compagno a cui ha prestato aiuto.

La Tecnica Cranio Sacrale, CranioSacral Therapy, avendo come obiettivo il benessere, non è professione sanitaria e non svolge attività riservate esclusivamente alle professioni sanitarie. In questo senso il termine "terapia - therapy" non è inteso in un'accezione strettamente sanitaria, bensì in riferimento alla nozione estensiva di "salute" (e quindi inevitabilmente anche di "terapia") così come formulata dall'OMS: "stato di completo benessere fisico, emotivo, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia". Se la salute viene definita in questa maniera è inevitabile che il suo raggiungimento o il suo ripristino non possa passare esclusivamente per la funzione delle professioni sanitarie. La CST è pertanto anche impiegata in ambito sanitario come risorsa complementare e aggiuntiva, sempre e comunque su indicazione e sotto la responsabilità di personale sanitario, in linea con la sua storia e la sua tradizione e sempre nel merito delle specifiche competenze, conoscenze e abilità di ciascuna professione (sanitaria o non ordinistica).

La materia appresa durante i corsi è da considerarsi un'esperienza di formazione culturale ovvero professionale. La sua applicazione è consentita ai professionisti sanitari e l'applicazione da parte di professionisti non ordinistici è subordinata e regolamentata dalla legge nazionale 4/2013.
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